A 125 anni dalla nascita di Pablo Picasso, il Brolo – Centro d’Arte e Cultura dedica una retrospettiva al grande maestro spagnolo ripercorrendo uno dei periodi più felici della sua vita e ricostruendo l’incontro e le produzioni più significative realizzate del pittore con una tecnica antica come la litografia. Ottanta le opere in mostra, tra opere grafiche, disegni, manifesti e rari documenti d’archivio, un mostra preziosa per ammirare una volta di più il genio di Picasso.
Tutto iniziò nel novembre 1945, nei primi mesi febbrili e carichi di voglia di vivere dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale. La voglia di sperimentare indusse Picasso ad iniziare una collaborazione intensa con Fernand Mourlot, uno dei più abili artigiani specializzati nella litografia, tecnica di incisione nella quale vengono utilizzati elementi primordiali come l’acqua e la pietra. Il nome dell’incisore era stato suggerito a Picasso da Braque, che aveva lavorato con Mourlot durante la guerra.
Picasso si avvicina alla nuova tecnica con passione e curiosità, senza rinunciare però alla propria voglia di sperimentare e di andare oltre ogni canone prestabilito. In breve tempo quindi, oltre a fare propria questa tecnica realizzando opere che lasceranno ammirati gli stessi maestri artigiani, Picasso inizia e reinventare la procedura di lavorazione della pietra. Sulla stessa superficie interviene in momenti successivi, raschiando e rilavorando la pietra litografica, utilizzando nuovi supporti, materiali e strumenti fino ad utilizzare per una delle opere esposte, la celebre “Colomba” del 1949, inchiostro misto a petrolio, creando una varietà suggestiva di sfumature del grigio.
Nelle opere esposte – realizzate tra gli anni immediatamente successivi alla fine della guerra e i primi anni ’60 – si possono ammirare queste sperimentazioni tecniche e la varietà di rese ottenute da Picasso con questa tecnica apparentemente semplice. Di molti soggetti sono presentati anche gli stadi intermedi della lavorazione, grazie ai quali è possibile entrare in contatto con il processo creativo fino alla versione finale.
I soggetti e lo stile delle opere sono molto vari, a dimostrazione della capacità grafiche di Picasso e della sua continua ricerca. In alcune litografie ritroviamo i famosi tori, o le figure stilizzare, le prospettive schiacciate e i visi asimmetrici del periodo cubista. Altre figure sono invece classicheggianti e quasi figurative, come “Pan” o “Tête de jeune garçon”, e sono un indizio di quella riscoperta del Mediterraneo e dei suoi miti successiva ai numerosi soggiorni di Picasso sulla Costra Azzurra, ad Antibes.
Non era solo il clima ad allietare in quegli anni il maestro, che ormai superata la soglia dei sessant’anni aveva trovato un nuovo e travolgente amore in Françoise Gilot, che di anni al loro incontro ne aveva 23. Françoise seppe donare a Picasso lunghi anni di pace, equilibrio e gioia di vivere, allietati anche dall’arrivo di due bambini, Claude e Paloma. Un momento di vera rinascita dopo gli anni terribili dei totalitarismo e della guerra. La giovane compagna diventa presto una musa per il pittore, che ne idealizza la femminilità fino a trasformarla in alcuni delle opere esposte in una figura mitologica di “Donna-fiore” o di astro, come il “Françoise come il sole”.
Il periodo del dopoguerra non significa però per Picasso un ripiegamento sulla vita privata. Nel 1944 aderisce al Partito comunista francese, e da allora le sue scelte artistiche coincidono con l’impegno politico affinché la pace, conquistata grazie al sacrificio di milioni di persone, venga difesa e possa diventare valore fondante per l’umanità. “Sono per la vita contro la morte, per la pace contro la guerra”: queste le parole ancora attuali di Picasso, che in quegli anni realizza molti soggetti sul tema della pace. Molte di queste opere – manifesti, disegni, litografie – provenienti dal Museo d’Arte e di Storia di Saint Denis, sono esposte alla mostra ospitata al Brolo, come la celebre “Colomba” realizzata per il Congresso per la pace tenutosi a Parigi nel 1949 e divenuta presto simbolo moderno della pace.
“PICASSO. IL TEMPO DELLA PACE”
30 settembre – 10 dicembre 2006
Brolo, Centro d’Arte e Cultura – Mogliano Veneto (Treviso – Italia)
Orario: Tutti i giorni h.10.00 – h.19.00, chiuso il lunedì.
Ingresso Biglietto: intero € 5,00 ridotto € 3,00 (fino ai 25 ed oltre i 60 anni, tessera Touring Club e soci COOP).
Possibilità di riduzioni per visite guidate (prenotazione obbligatoria e gratuita).
Info: Tel. 0415905151 – Fax 0415905154
Info mail: info@brolo.org – www.brolo.org